Bergamo, controlli anti Covid in centro

Incendio in una ditta di tessuti a Cene
A fuoco due macchine «rameuse»

Gasperini, si avvicina la sfida Real Madrid
«Napoli, il miglior modo per non pensarci»
Un anno di Covid a Bergamo - Il video
Mengoni su Rai1 da Città Alta
Banche, Bper vara il riassetto
Quattro nuove direzioni regionali
Bonus 110%: caldaie, serramenti e cappotto interno insieme sono ammessi
Zona arancione in tutta Italia: la richiesta
in vista della scadenza del 25 febbraio
Vaccinazioni agli over 80, i medici di base:
«Per le prenotazioni rivolgetevi altrove»

Gli incroci di Gattuso con l’Atalanta: gioie (ma non sempre) da giocatore, dolori (quasi sempre) da allenatore
Vaccini anti Covid nella Bergamasca
Finora somministrate 50 mila dosi
Tra Atalanta e Napoli vola un elicottero: Roberto Bordin, che tornò da ex dopo la malattia. Poi mille avventure nel mondo
Dalmine, addio all’ingegner Torre
Non ha mai smesso di inventare

Gianni Morandi a Bergamo nel 1967
Due giorni tra militari e concerti in caserma
L’Università di Bergamo fa il tutto esaurito
Record di partecipanti per open day e Tolc
«PrenotaBergamo» si amplia
Dai negozi ai servizi comunali
Bergamo, vaccinazioni anti Covid in Fiera
Via libera da Promoberg fino al 31 luglio


Carnevale, maschere e ricordi
L’equivoco europeo
Prova per Draghi
di Alberto Krali

La parola Europa detta da Mario Draghi ha un significato diverso se pronunciata da Angela Merkel. Guardiamo a Nord Stream 2 nel mar Baltico. Per la Germania è un gasdotto strategico, garantisce due linee sottomarine di fornitura energetica dalla Russia a prezzi competitivi. A Mosca conoscono i vantaggi geopolitici: si isola l’Ucraina e si rende l’Europa dipendente dal gas russo. Tutto questo ha un prezzo e l’ex cancelliere tedesco Gerhard Schröder lo esplicita. A proposito del dissidente russo Alexej Navalny avvelenato, salvato in una clinica di Berlino, ritornato in patria ed ora di nuovo in galera dice: «Ciò che viene deciso in Russia ricade nella responsabilità della Russia». Merkel fa capire che la strategia americana del «decoupling» ovvero staccarsi da Russia e Cina non è una buona idea in un’epoca digitale. Una ritrosia che ha un nome: modello Germania.
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Vaccini anti Covid,
arma geopolitica
di Andrea Valesini

In Africa fino a pochi giorni fa solo a 25 persone era stato somministrato un vaccino anti Covid, e tutte in Guinea, su una popolazione complessiva di un miliardo e 260 milioni di abitanti. I dati ufficiali descrivono una situazione della pandemia non preoccupante, che fin qui ha provocato 100 mila morti (il 40% in Sudafrica, lo Stato che ha dato il nome a una delle varianti) e 3,5 milioni di contagiati. Ma in realtà più fonti evidenziano la sottostima dei numeri, dovuta ad una serie di fattori: molti dei 54 Paesi africani, infatti, non possono permettersi di condurre test di massa e non hanno la capacità di raccogliere dati affidabili su positivi e decessi, soprattutto nelle aree remote. A ciò si aggiunge lo stigma associato alla malattia, la mancanza di informazioni e la difficoltà dei contagiati di raggiungere o pagare le strutture sanitarie.
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«All’Osservatorio di Parigi
studio il futuro tra le stelle»
di Gigi Di Cio

Filippo Oggionni a quasi 24 anni si sta laureando in Ingegneria aerospaziale all’Università di Delft Il tirocinio in uno dei più importanti centri astronomici. C’è un po’ di continua indagine degli spazi e dell’ignoto, in questo percorso di formazione proteso verso lo studio e la sperimentazione. Un anno negli Stati Uniti quando neppure era maggiorenne, poi gli studi magistrali nei Paesi Bassi; ora un tirocinio all’Osservatorio di Parigi, uno dei più grandi centri astronomici del mondo dove Filippo scruta il nostro avvenire e un po’ anche il suo. Come dire: la testa sempre fra le nuvole, meglio ancora se un po’ più sopra.